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Respiro

E il fiato raccolto nelle mani

che guardano il volto offeso

muto di urlo schiacciante,

 il mondo parla 

discorrendo pietre sorelle

e affabili ricordi di luci antenate.

E continua a cercare

nell’oscurità densa di sussurìo

testardo ed instancabile

il gemito primigenio

scheggia di parola

compagna di luce. 

E imperturbato nel liquido assente

segue l’orma della sua orma

tracciata da inossidabili fili

intessuti di attimi estesi

stipati in voragini nebulose

custodite da guardiani voraci.

 

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 medusa - 09/09/2013 13:19:00 [ leggi altri commenti di medusa » ]

Grazie a tutti per l’attenzione prestata e per gli ulteriori spunti regalati. Le parole vivono solo se parlano , grazie ancora

 Anna Gatto - 07/09/2013 18:20:00 [ leggi altri commenti di Anna Gatto » ]

Il respiro del ricordo è come un’onda che muore sulla spiaggia per poi rinascere. Bella!!

 Loredana Savelli - 27/08/2013 20:56:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sembrerebbe l’ostinato tentativo di rimanere coerenti con se stessi, mentre tutto intorno la realtà tende a spersonalizzarci. E’ la condizione necessaria per poter scrivere autenticamente.

Ciao!

 Cristina Bizzarri - 27/08/2013 16:13:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Un segno delle comuni origini di tutti gli esseri, invochi in questa tua splendida sofferta poesia che parla di questo nostro mondo pieno di errare, pieno di errore. Lontano dalle sue vere radici.

 Leonora Lusin - 27/08/2013 13:44:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Una ritmica aguzza alla ricerca del gemito primigenio:interessante

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