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al testo di Giusy Montalbano
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Scivola il cuore sottovoce, lento mentre tengo fra le ciglia il filo immobile del mare : inquieta percorsi dentro umide labbra a tastare il rovescio della pelle camminare con pensieri lieve come fosse appena un sogno infiltrata nell’ovatta di un cielo cobalto intrisa di vene che spurgano aria sentirlo scivolare il cuore smuoverlo appena e sentirsi fiore dentro una corolla sentirsi campo prima del raccolto tappeto d’erba grondante di brina che si dondola al sole e dal sole scoprire che puoi sorridere senza chiederlo sentirsi frutto acerbo che domanda ancora un po’ di tempo un papavero rosso che si prosta al vento e poi ne cavalca la scia avido di bellezza. Attorcigliare i sensi a polsi e caviglie mentre ogni cosa si spalanca a conchiglia che anela solo di afferrare per consumarsi in tenera dolcezza . Mi scivola il cuore tra le mie mani che disegnano ricami di luce e raccolgono gocce di pioggia conservata sul ventre a dissetare il silenzio. Colmare gli intervalli tra respiro e fiato fino a non esserci vuoto fino all’Amore e sentire che può bastare.
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