I ponti Sospesi nell'infinito spazio tra ciò che eravamo e ciò che saremo. Testimoni del passaggio. Osservatori della trasformazione.
Camminammo scalzi e affamati alla ricerca del cibo. Alla ricerca di una casa. Camminammo alla ricerca del sogno.
Tornammo con le divise da soldati, Tornammo con la gloria. La gloria di essere stati l’incubo dei bambini. Tornammo ubriachi di abbondanza. Ritornammo poveri di spirito, A piangere.
I ponti. Sollevano i nostri peccati. Specchi dei nostri sentimenti Riconoscono Ciò che un giorno eravamo. bambini affamati. Riconoscono il fuoco della rabbia. Riconoscono Le gride degli ultimi.
I ponti Lasciano passare i potenti, i vincitori. Li ricorda che un giorno erano uomini, soli e tristi. Li ricorda l’inverno.
Lasciano passare gli innocenti e i sognatori. E li ricorda che è sacro fermarsi e riflettere,ed è sacro dubitare. Li ricorda le quattro stagioni.
Lasciano passare i poeti e tutti coloro che temono la propria ombra. E li ricorda che una notte serena vale tutta la fatica di cercarla. Li ricorda tutta la sofferenza condivisa da tutti gli esseri.
Quando pioverà senza fine, Quando sarà tutto verde. Quando sarà di nuovo tutto deserto e quando nascerà un fiore .
I ponti
Il ricordo di essere, essere prima di essere. Essere una foglia, prima di essere un uomo. Essere una lacrima prima di essere la pioggia. Essere un fiore, prima di essere un bacio. Essere consapevoli di essere stati... Un canto tramandato dagli antichi spiriti.
Ritornare ad essere un viandante, Alla ricerca di sé stesso. Ritornare ad essere un mendicante, Alla ricerca di un abbraccio.
Sollevare la notte sulla propria schiena Camminare verso la luna, Nudi da ciò che eravamo...
Lasciamo le storie non raccontate, e la nostalgia per la pace. e tutti i sogni mai realizzati. Lasciamo la notte e il mare agitato … Lasciamo le domande.
Ai ponti .
|
|
|