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al testo di Ferdinando Battaglia
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Come un angelo mi hai toccato la spalla Ridestandomi dal sonno dove riparava il cuore Con la bocca dischiusa a respiro. Mi hai portato in “visione” al Giorno di Adamo L’attesa del plasmarsi di Eva tra le mani di Dio Nel dono umanizzato dell’Amore.
Ho ascoltato il Silenzio Fuori del Tempo Il lamento di Adamo nella Prima Solitudine - Lamento di gioia per la Sposa Promessa.
Mi hai guidato nell’Abisso Interiore Dove preme la Parola al Nascere Mi hai svelato il Tuo Volto Trafiggendomi gli occhi di Luce E coprendomi all’ombra di un’Ala Mi hai lasciato gravido di attese Fino al giorno del Cielo.
Nel Paradiso le anime si scambieranno parole Nell’estasi reciproca della Comunicazione Come noi due nel casto raccontarci di ieri.
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