In assenza di gravità fluttuo a metà fra cielo e storia e vi vedo, vi vedo tutti.
Untuosi signori del male, oratori ben pensanti, avvolti nelle vostre toghe, seduti sulle vostre poltrone con bocche fameliche divorate tutto, sputando le ossa e i capelli.
Mangiate i frutti della terra che non avete coltivata e nei vostri camini ardono i nudi corpi semiti.
Le vostre grasse mani godono dei corpi di donne violate e nelle vostre piscine galleggiano gonfi i cadaveri dei senza terra.
Strisciando nei vostri stessi escrementi, vi avvolgete lascivi alle piccole membra di innocenti bambini. E non morite perché rubate loro fegato e cuore, per continuare a sbavare.
Vi vedo e l’orrore mi scuote nell’abisso del tormento di potervi anche solo di un poco assomigliare.
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Roberto Maggiani
- 23/01/2011 20:49:00
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Hai fatto benissimo Ferdinando, è un testo molto intenso, da rileggere.
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Ferdinando Battaglia
- 23/01/2011 16:12:00
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Sperando di non dispiacere l’Autrice, ho voluto pubblicare questo testo perché, letto casualmete alcuni giorni fa, mi ha colpito per la sua forza e per la sua onestà così bene espressa nella strofa finale(il male abita in ciascuno di noi)e perché coincidentalmente appropriata per il Giorno della Memoria, ricorrenza del prossimo 27 gennaio. Le mie scuse all’Autrice e un caro saluto.
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