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al testo di Matteo Bona
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Dedicato a Martina F.
Mi nasconderò dietro Al velo del sonno Per vederti In un sogno amaranto, In un delirio inaspettato Dai suoni Del vocio della gente, Come splendida illusione In questo ardore Che mi stringe. Mi celerò dietro ai desideri Dalla notte nascenti, In quelle vele da Un vento ignoto Scosse E penserò a quelle mie Vite passate, Offuscate dai ricordi più Amari.
Se rinascessi asceta? Ben mi avvederei dal Non eremitare sino Alla tua magione, Dormendo nudo Al chiarore delle stelle, Pascendomi della tua Luce, Pregando per il tuo amore.
Sì, m’appresterei A nuotare sino Alla luna, per cogliere Quel chiaro Pallore che tinge la Tua pelle, E mi dipingerei Il volto con macchie Della tua purezza, Per rassomigliarti. Mi ruzzolerei nel Prato del mattino Per profumar il mio manto Della tua stessa Natura, Sublimando dolcemente Nella brezza vespertina.
Mi vestirò dei tuoi desideri Modellandomi su d’essi Come autonoma creta, Tingendomi le iridi Di limpida aria Per specchiar l’immensità Che dentro di te Si cela. Mi spoglierò delle Mie sordide vesti Ed abluzioni farò, Gettandomi liberato Nelle tue fertili acque.
Viaggerò - per te - Un milione di passi Per coglier Quell’inesistito fiore Che dentro di me Sta crescendo, E te lo donerò, Porgendotelo con novella Grazia. Berrò dalle fonti della tua Sapienza Per divenir saggio, limpido Ed umano. Non vivrò con te per Sempre Ma condividerò Le gioie della mia apparenza Carnale, Divenendo una gentile Epifania Ed un marmoreo Plinto su cui Piangere lacrime ascoltate.
©Matteo Bona, Syllogo Gignonomicon - LULU EDITORE. |
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