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Canzonetta

Il desiderio genera metamorfosi

trasforma spietato uomini e cose.

 

Adesso sono un cane smagrito

che annusa avido l’aria

come un poeta smarrito

il refolo suo d’infinito.

 

Che ci faccio in mezzo a queste rose

che la mia zampa non può cogliere

per comporne una assortita collana

alla tua assenza, divertita sovrana?

 

Quando troveranno la mia carcassa

chi crederà che un tempo

vi batteva un cuore

che suonava la grancassa

di un impossibile amore?

 

Il tempo come sempre

aggiusterà tutte le cose.

Farà crescere cespugli

di fresche e aulenti rose,

plasmerà alla vanità

un nuovo percussivo cuore,

per l’oscuro naufragio

di un altro dannato,

irrevocabile amore.


 cris - 08/03/2012 10:08:00 [ leggi altri commenti di cris » ]

Grande benvenuto all’ironia nella poesia.

 pietromenditto - 04/03/2012 11:07:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie carissimi.

 Valentina Rosafio - 03/03/2012 20:18:00 [ leggi altri commenti di Valentina Rosafio » ]

intensamente bella!

 Lorena Turri - 03/03/2012 18:08:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Le canzonette sono quelle che arrivano di più al cuore della gente!
:-)

 Lorena Turri - 03/03/2012 18:08:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Le canzonette sono quelle che arrivano di più al cuore della gente!
:-)

 Maurizio Sciascia - 03/03/2012 18:03:00 [ leggi altri commenti di Maurizio Sciascia » ]

Che importa se questo cane non ha zampe prensili per la sua divertita sovrana? Da quella carcassa violata si sentirà battere il cuore, si sentirà ancora battere, sempre, per sempre..

 Loredana Savelli - 03/03/2012 16:01:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Come negare quanto dici, in fondo un discorso sulla vanità?
Sempre lungimirante Pietro.
Ciao

 pietromenditto - 03/03/2012 15:50:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie carissimi.

 Nando - 03/03/2012 13:59:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

E’ vero ciò che scrive Roberto. Nei testi di Pietro, c’è sempre il tocco di un’arte di alto livello, che si propone con il leggero soffio di quell’umiltà figlia dell’aderenza a sé stessi , nella tensione alla coerenza alla propria visione della vita e della sua espressione letteraria.

Un caro saluto

 Roberto Perrino - 03/03/2012 13:16:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Come arriva diretta la percezione di questo Tempo che ci attraversa, mentre viviamo nella ineluttabilità delle cose. Letta d’un fiato, lascia senza fiato per la sua non ostentata perfezione: una canzonetta, sì, una "canzonetta"...

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