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Elenco delle somiglianze

La parentela tra i bambini

che giocano con la sabbia

e il vento che lo fa con la polvere;

questi paralleli della vita,

la carezza dell’innocenza,

il crimine elegante della corrida,

l’elenco delle somiglianze,

mi tengono impegnato

durante la tua assenza,

nella penombra delle mie stanze.

 

L’uomo alto e corpulento

che abita poco lontano,

che incontro con una frequenza

da numeri primi, è un’urna

che contiene le ceneri di mio padre

e di alcuni stretti affini.

 

La signora del quarto piano

che a tavola dopo il terzo bicchiere

litiga furente col figlio divorziato

nasconde tutto il risentimento

di mia madre, mai vomitato.

 

Mia nonna che nutriva di pietà

uomini e animali a distanza

immobile su una sedia

è la signora anziana

del palazzo di fronte

morta di sorda inedia.

 

E quel vecchio magrebino,

che passa di domenica, al mattino,

il venditore di tappeti,

con gli occhi un po’ velati,

all’apparenza per niente scaltro,

è mio nonno che chiuse il suo negozio

per gestire quello di un altro.

 

E quell’altro, quello pelato,

fermo all’angolo che segue

con lo sguardo macchine e passanti

finché non scompaiono,

girando la testa come un periscopio

è mio zio che premorì a mia zia

che premorì e basta, evitando il manicomio.

 

E le merde di cane che costellano la piazza

sono alcuni miei compagni delle elementari

e quelle che segnano i marciapiedi

alcuni del liceo e tutte queste

insieme ad altre specie di escrementi

compongono l’intero collegio dei docenti.

 

Tutto questo, dicevo, mi tiene un po’

occupato durante la tua assenza,

che non so capire.

 

In questo elenco, dimenticavo,

tu sei la primavera,

quella che tarda a venire.

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 Antonio Aiello - 18/04/2018 00:46:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Caro Menditto, verso la grande poesia vai dritto!...

 Franca Colozzo - 15/04/2018 15:52:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Adesso che ti ho conosciuto, tramite Nando, devo ammettere che aveva ragione a indicarti come un autore da leggere. Perché non me ne sia accorta prima, non saprei veramente. Distrazione? Può essere. Comunque è vero che attraverso varie macchiette, che ogni giorno incontriamo nel vicinato o lungo la via, riusciamo a cogliere dei tratti caratteristici tipici delle persone care e vicine. Si vede che il genere umano si replica continuamente in atteggiamenti e pose a volte inconsistenti. Speriamo che la primavera, in tutto questo alternarsi di personaggi, non tardi ancora a venire! Buona serata.

 rp - 21/06/2015 10:48:00 [ leggi altri commenti di rp » ]

Un vero gioiello questa mattina
nella mia assoluta incertezza.
Ciao Pietro.

 Fiammetta Lucattini - 18/07/2014 09:13:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Potrei dirti che ho ritrovato nei tuoi versi echi di Edgar Lee Masters, ma prenderei il famoso viottolo cieco dello pseudoletterato.
No, tu sei Pietro, e sul tuo guardare, che è analizzare e rivivere, hai costruito una notevolissima poesia.
Cari saluti.

 Antonio Aiello - 12/07/2014 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Bella poesia che è sapida e sapiente sequenza di metafore e similitudini con finale toccante e musicale!!!



 Cristiana Fischer - 11/07/2014 12:19:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

il quadro di una ferma desolazione
io credo che il peggio potrebbe arrivare e cambiare qualcosa (non sto parlando della guerra igiene del mondo ma di un fine epoca)

 Nando - 11/07/2014 11:23:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Eccezionale!
Pietro, sempre sono tocchi di maestro, i tuoi ritorni.

Un abbraccio

 Lorenzo Mullon - 11/07/2014 11:16:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bellissima
questi paralleli della vita sono tutti intersecati a noi
siamo noi la corrida, il toro e il torero insieme
e i bambini che giocano con la polvere, e la polvere, e il vento, e il sole che osserva, e le merde di cane per terra
siamo questo teatro, persino i missili che stanno volando nel cielo, non ci sono dubbi

ma siamo anche prima di questo teatro, in una culla misteriosa dove c’è solo beatitudine, e il tempo non scorre, e il vento non soffia, non c’è polvere ma oro, un’aria d’oro e di libertà

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