La verità è che te ne sei andata in una data sconosciuta, come fa l'animale quando sta per morire. Ma andandotene hai reso l'inferno un paese di zucchero che non conosce simili, niente a confronto, neppure il paese dei balocchi sa svelarne l'inganno.
La verità non ammette trucchi, è sola nella giungla degli sberleffi. Io con te sono la notte col giorno: non ci becchiamo mai nel mezzo. Eppure c'è stato un tempo, quando mi regalavi i sorrisi, un tempo in cui gli alberi -nelle nostri menti- erano più rigogliosi. E' lì che ci siamo incontrate.
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Valentina Rosafio
- 06/10/2012 11:43:00
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Grazie mille Gian Maria! Anche per l’appunto, forse hai ragione. Loredana,Nando e Carla grazie di cuore!
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Carla de Falco
- 04/10/2012 22:22:00
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POsso dirtelo? L’ho trovata splendida questa tua. Hai qui un incedere più sicuro, un poetare molto vero. Brava.
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Ferdinando Battaglia
- 04/10/2012 22:05:00
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Eppure c’è stato un tempo,/quando mi regalavi i sorrisi,/ un tempo in cui gli alberi/-nelle nostri menti-/erano più rigogliosi". Come l’autunno che annuncia l’inverno, purtoppo anche nelle relazioni iterpersonali c’è un inizio, che spesso appare rigoglioso come la natura in piena fioritura, e poi un decadimento, magari perché si è profondamente diversi oppure perché, e questo sembra il tema della tua bella e ben scritta poesia, dell’altro si scopre l’ipocrisia, la falsità; o semplicemente i suoi limiti che ci paiono insopportabili. Rimane comunque un ricordo, la memoria di ciò che è stato fissando per sempre il valore di un’esperienza, nel bene come nel male.
Ciao Valentina, mi è piaciuta leggerla così.
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Loredana Savelli
- 04/10/2012 21:29:00
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Non so a chi tu stia parlando, forse alla poesia, questa compagna infedele, o forse a una persona cui ti lega un qualcosa di grande e allo stesso tempo ti respinge. Non è importante saperlo. La poesia convince.
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Gian Maria Turi
- 04/10/2012 21:13:00
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Non conoscendo il background di questo testo forse lo apprezzo meno di quanto potrei, la trovo però una poesia affascinante con picchi di profondità a prima vista insospettabili. Mi permetto solo un appunto lessicale, quel "ci becchiamo" forse un po’ troppo giovanilese. Ciao Valentina!
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