LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giuliano Brenna
Fuorirotta

Ecco qua un libretto “minimo”, piccino, senza fronzoli, quasi sparuto tra le mani del lettore, anche la copertina, pallidina, non si fa notare, quasi fa tenerezza, pensato in uno scaffale, in mezzo a libroni, lui che non ha nemmeno la costola, solo due piccole graffettine argentee. Ma poi, appena superata la prima pagina in cui, bizzarramente disposti, stanno i titoli dei raccontini che compongono il libro, un mondo, reale, vivo – grande – si apre agli occhi del lettore. Nei racconti, malgrado la minima dimensione del formato, vi è di tutto, e tutto a posto, parole, sintassi, lettere, frasi, nomi e quant’altro…spesso ciò che apparentemente manca è il senso. Ma allora se manca il senso, che senso ha? Ebbene ce l’abbia, leggendo scatta spesso il raffronto tra il letto ed il vissuto, bene, spesso anche il vissuto che ci ricordiamo bello e nitido non ha alcun senso, proprio come il librino del bravo Costa ci rammenta. Il primo raccontino narra di una persona che diventa (ritorna?) analfabeta, in un guizzo di noir kafkiano dipinge l’angosciosa situazione in cui si trova il protagonista, non sense? Niente affatto, quanti non sanno più leggere? Tanti, troppi, a parte i libri, che non legge più nessuno, ma anche leggere chi ci sta intorno è diventato assai raro, difficile, dimenticato – ahimè. Dopo questa prima riflessione intitolata, simpaticamente “abbicì” ne seguono altre, sempre sul filo dell’ironia in cui alla polvere del quotidiano si mischia quel guizzo di fantasia, cavalcato con grande abilità da quel “birbone” dell’autore, in cui fatti apparentemente avulsi dalla realtà ad uno sguardo più attento ci appaiono “più reali del re”, come cartine tornasole mostrano una realtà intrinseca al vivere quotidiano, che spesso sfugge agli occhi. L’autore, oltre che abile tessitore nel creare istantanee dalla profondità spesso notevole, padroneggia con garbo un bellissimo linguaggio, in cui alla fantasia mescola giocondo l’arbitrarietà della precisa grammatica, ma a volte se ne infischia. Il linguaggio del Costa a volte scorre fluido e canterino come un ruscelletto, alle volte scorre brontolando come fiume di grande portata, altre volte sembra di essere ad un ansa in cui materiali disparati si ammassano, salvi, per poco, dalla corrente, in dette anse di pensiero si accumulano parole, assonanze, ripetizioni, con toni che riecheggiano il Palazzeschi delle burle più ben riuscite. Le pagine del libretto non sono nemmeno numerate, non so quante sono, ma di contarle non mi va, perché è come uno di quei rompicapo, in cui migliaia sono le possibili soluzioni e le forme che il rompicapo può assumere, in questo caso con meccanismo parallelo ma opposto, il libro e le sue ordinate paginette possono assumere innumerevoli aspetti, significati, coloriture, che non serve contare, chiedono solo di essere gustate, perché, come si accomiata l’autore al termine dell’ultima storia “Si sa, ci vuole pazienza, e fantasia, per vivere tutto.” E la fantasia che di certo non manca all’autore è la grande protagonista di questo “fuorirotta”, e anche fuori dagli schemi, ma permeato di grande e densa fantasia, che sembra essere l’unico modo per poter ancora oggi sollevare il velo del grigiore quotidiano e poter dire con aria tra lo stupito – ma poco – e il divertito che il re è, ancora, nudo, e per non vederne l’orrore meglio rifugiarsi tra le paginette di questo libretto, piccino, piccino ma tanto grande.

Il librino non è presente nelle librerie. L'autore ci ha comunicato che è possibile riceverlo gratuitamente facendone esplicita richiesta (chi fosse interessato ce lo può comunicare all'indirizzo di posta elettronica redazione@larecherche.it, provvederemo ad inoltrare la richiesta all'autore).

Nessun commento

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento