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al testo di Giuliano Brenna
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In questa breve raccolta di racconti la giovane poetessa si cimenta con la prosa senza tuttavia abbandonare completamente la levità poetica che la caratterizza. Il volumetto appare più come un quaderno, cosa che, unita ai contenuti, dà all’opera un’aria da diario intimo, uno di quei libriccini in cui si fissano, più che gli accadimenti quotidiani, i moti di un cuore alla scoperta del mondo. Tuttavia i toni intensi, e spesso accorati, che punteggiano la scrittura lasciano intravedere dietro i personaggi la vita dell’autrice, la quale però con grande abilità riesce ad universalizzare quanto narrato, senza cadere nel semplicismo diaristico, da accadimento quotidiano, offrendo una vera e propria rielaborazione romanzesca di sentimenti puri e vissuti, e soprattutto analizzati e rielaborati con quel distacco necessario a renderli puri, vividi e capaci di far presa sullo spirito dei lettori. Sensazione vieppiù avvalorata dal primo dei racconti, in cui vediamo la giovane protagonista crescere senza mai dimenticare il suo primo amore verso un albero cresciuto con lei nel suo giardino. Questo racconto dà il la, la cifra poetica e simbolica alla raccolta: il crescere con lo sguardo rivolto verso il cuore e lo sbocciare dei sentimenti. L’autrice riesce ad assumere punti di vista differenti nello scorrere delle pagine, si fa fanciulla, poi giovane donna, ancora uomo o ragazzo, e ciò dimostra la forza e la sincerità delle idee e dei sentimenti provati, tanto vasti e profondi da andar stretti ad un personaggio solo, tante voci a declamare coi loro differenti timbri ed impostazioni la grandezza di un sentimento che sgorga dal cuore e si espande su quanto lo circonda. E può essere un circondario immediato come il già citato albero, od una misteriosa fanciulla che passa le sue giornate sulla riva di un fiume, ma può giungere anche più lontano, varcare i confini dell’immediato, come nel caso di un missionario o di un volontario in terra africana a portare un sorriso nel cuore di un fanciullo. Zanarella non manca di esplorare l’animo di due giovani amiche in vacanza legate da un legame che sembra apparire superficiale e prossimo a sbiadire ma si rivela invece forte più del previsto; e come tutte le medaglie hanno un rovescio, vi sono pure cuori che si infrangono su di una menzogna scoperta un po’ per caso. Nello scorrere degli otto racconti che coprono la breve distanza di 26 pagine l’autrice riesce ad abbracciare, con lo sguardo del suo scrivere, tante e varie emozioni che accompagnano un cuore alla scoperta del mondo. La narrazione è semplice ed immediata, tratteggiata da frasi brevi, dotate di quella concisione tipicamente poetica, ogni racconto è cesellato con arguzia e si adatta perfettamente alla brevità dei racconti senza apparire un riassunto di fatti più ampi ma riuscendo a dare una chiara immagine in poche battute. I racconti appaiono come delle precise ed immediate istantanee che hanno spesso la caratteristica delle nuvole citate nel titolo, nella loro forma semplice e sotto gli occhi di tutti si celano mondi e molteplici immagini, basta saperle guardare col cuore. |
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