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al testo di Quin
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ISLES DU VENT
Nasci ed è con te che nasce il mondo Qualcosa è vivo, solo questo sai Dritta è la via ma intanto giri in tondo Dal centro muovi i primi passi e vai Tutto è nuovo, tutto è appetibile Tahiti è là, potente e invincibile.
Distingui il mondo in questo e quello Lo assaggi per tentativi ed errori Chiami “male” il dolore, il bene “bello” Incerto dentro dubiti del fuori. Trovi un nome per l’indescrivibile Tahiti pare forse il più plausibile.
I piedi in terra e la testa più in alto Scopri il potere dell’essere vivo Ciano il cielo il mare cobalto Gialla la sabbia e tu argento vivo Solo una cosa è certa e intellegibile: Tahiti dovrà essere accessibile.
Ma sei un ponte di antichi sassi E il tuo saltare al di là è incerto Come completerai dei nuovi passi Se il fuoco del tuo sguardo non è aperto? Sugli occhi hai un velo impercettibile: Così nascosta Tahiti è invisibile
La varietà dei fatti dà calore Al tuo sentirti singolare al mondo Guitto tra i tanti o tu lo spettatore? Fra il tuo canto e l’orchestra in sottofondo Oscilli eppure resti impassibile: Tahiti è così tanto imprevedibile?
Nell’aria sono odori inusitati Che vengono da un tempo in cui non eri Sganciano molle che fino a ieri Erano solo cavi non tesati. Sei afflitto da un male inguaribile Tahiti è splendida, e terribile.
Il tempo curva, il tempo t’innamora Come una corda ti piega e ti annoda Non scorderai facilmente quest’ora Non c’è una fibra che non soffra e goda. Accade a te, sembra incredibile: Tahiti non sarà condivisibile?
Hanno il sapore dei sogni più strani Il corpo che sorpassa ogni antefatto I giochi degli sguardi e delle mani Del gusto, della vista, dell’olfatto, Ma lo sapevi, era concepibile: Tahiti, è il comburente e il combustibile
Nemmeno cosa fosse ti chiedevi Se Siano linee dritte oppure cosa Come lungo un’iperbole correvi, Che fosse una parabola insidiosa Soltanto poi ti è stato comprensibile: Tahiti a volte sembra irraggiungibile.
Un nome vivo, un infausto accidente Ma se l’eclissi sa il sole cancellare Un’acqua limacciosa e opalescente Non può in alcun modo intorbidare Un mare dal calore percepibile: Però Tahiti è ancora vivibile?
Non più che simulacri d’indigenza Inferni o paradisi da riempire Quelle parole: “intimità”, “accoglienza” Che il vivere nel tempo sa sfoltire: Alla mente comunque inattingibile Solo col corpo Tahiti è conoscibile
Mentre la notte diventa infinita Fra lampi bui di un tempo svuotato Che ti ha scacciato al bordo della vita Solo a guardare il presente da un lato Come un attrezzo inusato e inservibile, Oggi per te Tahiti è inagibile?
L’avevi letto in letteratura O a colori sul bianco di schermi Sapevi già che nessun sogno dura E che non era un gioco per inermi Cerchi una terra ancora percorribile Ma Tahiti non è sostituibile
E ti racconti favole da poco Melodrammi che incantano gli sciocchi, Quasi una fede, molto più che un gioco Qualcosa che non vedi e che non tocchi Però lo sai – è un fatto imprescindibile Che a Tahiti il mare è inesauribile
Il viaggio è lungo da Thule lontana Il mare è un male per generazioni Ma issati sulla coffa di mezzana Gridiamo: “Terra” cantando canzoni Se il nome vero è per ora indicibile Tahiti ha un profilo inconfondibile
Che se è violenta ogni dittatura E lascia segni che non vanno via E l’euforia è contronatura E la pace un istante di follia Non c’è ferita che sia inguaribile E Tahiti in questo è infallibile
Anche il calore è un fatto volontario Dimentichi chi sei, e sai che siamo Anche se tutto ti dice il contrario, Come le gocce, a volte ci fondiamo In un composto pur sempre scindibile: Tahiti è qui, la senti è percepibile.
Nel caos che muove la materia inerte Ogni bisogno è voglia ed espediente Forme serrate diventano aperte Ma mentre il nuovo muore e il vecchio è niente Ci sono istanti di vita avvertibile In cui Tahiti diventa possibile. QuinNov22 (Thanks, from mind and soul, to V. Woolf, for her “Tahiti becomes possible.” The waves. 1931) |
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