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al testo di Quin
Larancia
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L’ARANCIA Che sia lei a cercare il piacere, con forze fresche e il suo nuovo potere, lei a trovarlo! Da troppi anni vivo questo sole, distinguo ormai la vita e le parole: a lei il miele insperato e il mal di pancia io mi accontento e giuro che so farlo, di spremere limone da un’arancia. QuinApr23
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Quin
- 13/04/2023 13:53:00
[ leggi altri commenti di Quin » ]
Ciao Annalisa, mi duole la cripticità che ravvedi, la poesia dovrebbe trasmettere - credo - non chiudersi in se stessa. Quelli delle esperidi - i famosi "pomi doro" credo fossero cedri ma comunque agrumi (o forse pecore, chissà). Certo, come scrivi "figli dello stesso giardino". Volevo, credo, indicare laspro che talvolta si associa alla speranza del dolce, non molto di più. Un abbraccio Quin
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Annalisa Scialpi
- 13/04/2023 12:51:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Una poesia criptica, che però non manca di slancio e di
originalità. Sapevi che i limoni, assimilati alle arance,
sono i preziosi frutti custoditi dalle Esperidi. Figli,
insomma, dello stesso giardino?...
Grazie per la poesia e il tuo commento alla mia.
Buon proseguimento di giornata...
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