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Epitaffio

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Io guardo lontano

dove le farfalle vanno,

libero e straniero

dove i muri tacciono.



I miei piedi

non conoscono struscio

e le mie ginocchia

non hanno calli.



I miei occhi guardano

dritto e senza tremore

e le mie labbra non baciano mani.



Sul mio epitaffio sta scritto

vado

dove il vento non spinge.

 

Pbbl.scrivere-26.05.2019(escl)

 rasimaco - 09/06/2020 19:16:00 [ leggi altri commenti di rasimaco » ]

Gentile Emanuela la ringrazio per l’attenzione augurandole buona serata.

 Emanuela Lazzaro - 08/06/2020 21:00:00 [ leggi altri commenti di Emanuela Lazzaro » ]

Quest’epitaffio è stupendo e direi che ci ha preso in pieno per suggerire un emozione. Forse è il tema della morte o forse è proprio l’immagine di quelle anime simili a farfalle che vanno dove (e forse oltre) i muri che tacciono o dove il vento non s’affretta a spingerle.

 Lorenzo Tosco - 06/02/2020 16:01:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Tosco » ]

Un epitaffio che ci presenta l’autore, ma per noi non era necessario, perchè già ce n’eravamo accorti.
Le sue ginocchia non hanno calli, perchè non sta in quella posizione davanti a nessuno, e le sue labbra non baciano mani in segno d’ipocrita reverenza.
E sul suo epitaffio, a conclusione, c’è una bellissima espressione lirica, a significare che non segue il flusso e l’andazzo generale (come le pecore), ma " vado \ ove il vento non spinge".
Orgogliosa poesia, ove l’autore esprime con animo sincero la sintesi della sua vita.

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