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al testo di rasimaco
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È che su questo scrittoio abbandonato a se stesso s’accumula ormai la polvere ed i versi fremono languendo in un forzato riposo.
Una piuma d’oca grida il suo dolore sporgendo una lingua incrostata di nero.
Il ritorno è vicino e le rondini si preparano ad accogliere una primavera su d’un arido inverno costruita.
Io – misero mortale – la mia ora attendo i miei scarni rami al cielo protendendo.
E tutto sembra alla normalità tornare a spinger come vento quando da nord-est torna a soffiare … Pbbl.scrivere-04.04.2016 |
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