Incipiente quell’autunno m’ha portato via ed erano tristi le rotaie del tuo sorriso … Stridono ancora all’orecchio i pianti della ferraglia, sanno di sale ché l’onda del pensiero nella brezza del meriggio mai l’ha rimossi. Forse tornerò un giorno … quando saran calate le ombre dell’ultima collina. Pbbl.scrivere-20.12.2013
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rasimaco
- 15/06/2021 16:44:00
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Bella riflessione la tua, in effetti credo che anche per tanti altri sia così. Grazie Emanuela.
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Emanuela Lazzaro
- 13/06/2021 10:12:00
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L’autunno è una delle stagioni che preferisco, ci sono colori, odori, sensazioni inediti tutto l’anno, è il ritorno al lavoro dopo il riposo e la riflessione, la presa di coscienza della realtà che ritorna a se stessa. Per l’autore il quasi autunno è l’attesa dell’attesa, un gioco di parole che riporta a ricordi forse lontani che tornano per dare a chi scrive il rimedio per non cadere preda dei propri rimpianti...
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