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al testo di rasimaco
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* Il mio vento confondo in spazi di notte per un barbone d’odori a prestito.
Vivo di mare in un viale che tiene alberi in serbo al mormorio d’una brezza.
Vivo un’epigrafe scritta a mano da un cieco che balbetta chiedendo uno sguardo all’ultimo passante.
Vivo per vivere quest’ultima cena. |
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