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al testo di Francesca Luzzio
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Il diciottesimo compleanno Ad Andrea che non c’è più (5\8\10) Nell’atmosfera trasognata del futuro vivevi sogni di piccola entità: un motore, un giubbotto e su, via, si va! A diciotto anni confuse le scelte grandi da fare forse è anche meglio adesso non pensare . Dolce e pietosa la brezza del mare accarezza le guance, i desideri, gli amori bianchi palloncini che volano ormai senza legami. Memoria pura, puri sogni fosfemi baluginanti nel cielo blu avvolti da nube eterea che vaga nel mistero dell’immensità. Andrea hai smesso di salire l’impervia roccia del divenire tocchi il punto senza tempo, nè spazialità. Lo senti? Lenta la risacca del mare si unisce alle cicale ed ai gabbiani: è preludio di sinfonia che ascolti ormai lassù, unica grande scelta che anzi tempo hai voluto fare tu. Francesca Luzzio |
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