LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Robert Wasp Pirsig
|
|||||||
"[...]Se un uomo si vanta delle sue poesie, verrà amato dagli stolti. Se un uomo si vanta delle sue poesie e ama gli stolti, non scriverà più. Se un uomo prova un ardente desiderio di attenzione per le sue poesie, sarà come un somaro al chiaro di luna [...]" (Mark Strand, Il nuovo manuale di poesia)
Achille annegando in un mare di ragioni l’ondata di collera che non bastava coscienza per contenerla, nemmeno si accorse che Ettore aveva preso un granchio e gli andò contro col suo furore come se l’altro gli avesse troncato netta una chela o l’incendio delle tolde achee avesse distrutto le passerelle di Atena. Ettore si accorse che la ferita è tale se guarisce, ma nelle orecchie la pressione della battaglia è un viavai di pesci (avrebbe detto un banco, ma che branchia sarebbe quella della squama che rende un quasi eterno oceano occupato dal suo dettaglio vitale mentre spunta per tempo la tempesta del Mirmidone?). E tu, Antifo, che non hai amato come me quel Rombodituono, sognando sulla mia isola di essergli compagno in almeno una azione da acrobata sottoporta, non puoi capire quanto il Divo fosse un vero colpitore per gli avversari di turno. Immarcabile anche con riserva di schieramento. Opposte, le fazioni fanno intera la guerra; alleate, sono più divise che uniformi. Vedi, mio giovane amico, resta la trovata del cavallo con la pancia piena. Una odisseata se vuoi: mettere due teste equestri sul fusto di una trireme e lasciarla davanti alla porta sinistra perché si pensasse ad un dono maldestro! Ma ti pare che dopo millemila cadaveri si ricordi una sola corona? |
|