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al testo di Robert Wasp Pirsig
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La tua sagacia chiedeva attenzioni straordinarie, quasi una pulizia dell’ascolto di modo che per capire la vera natura che la lingua coltiva occorre guardare come si piega il gambo del tono quando lo modelli a pieni polmoni. Una ricerca di contaminazione, la mia prende la parola e non dichiara che davvero il fornitore è il Devoto Oli. Quindi apparendo a volte stucchevole tagliavi il detto come il grano alla base, quello, per intenderci, che secca una volta e per sempre. Giallo per giallo, aspetto che maturi lo sfusato più che quelli montatori, te ne uscivi. Le tue parole fioriscono nello stomaco o sono porzioni di suono che la mente incolla col senno di poi? Chiedevi. Sei un rondone che pare dia lezioni di acrobazia ma sopra di lui è il falco che impara come piantare gli artigli picchiando sodo. Questa esposizione non dà lavoro, dice l’ombra al sole. E fa caldo come la parola stufa.
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