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al testo di Gian Piero Stefanoni
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Abbiamo cancellato prima del tempo per preparare le voci che invece ora ritornano ognuna nella risposta il suo segno, il mistero sulla fronte e negli occhi accalcate nella sostanza del male. Ma la terra viene con noi distesa adesso tra i volti che chiedono riposo. Si piega nella vita dimenticata ad una verità più semplice, a quel che la mano oggi ha saputo riportare sul banco. La regola del silenzio nell'ora incerta del nume, la custodia del nome. ----------- per Lucianna Argentino |
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