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Inesplicabilmente

Le sembrava, in sogno,- quello strano sogno ricorrente-  di camminare lungo un viale buio, che si perdeva in una lontananza indefinita, punteggiata di luci- come definire quelle luci?- sì, fredde: non illuminavano realmente. Bucavano la notte, ne venivano quasi riassorbite.
La sensazione, mentre procedeva, era come di ondeggiamento...il rollio di una nave: la strada, simile alla tolda di un vascello.
In sottofondo, invisibili altoparlanti diffondevano, lievemente distorte, le note di una canzone, sempre la stessa:” Le strade vuote, deserte sempre più ... / ... e so che la città vuota mi sembrerà...”
L’angoscia: una tenaglia gelida in fondo alla gola. La paura: un sudario soffocante.
Ogni notte: quasi ogni notte.  Anche adesso, risentiva in sogno “…e so che la città…” e la musica si dilatava mostruosamente, quasi materialmente, sembrava volersi impossessare dello spazio e del suo stesso corpo- che oramai era come se non fosse più neanche il suo.
Il buio, sempre più fondo e spesso, era come nera bambagia asfissiante: le invadeva gli occhi, penetrava attraverso le narici, forzava le labbra…ecco: ora strisciava fra i denti, sotto il palato, giù in gola, sbarrava qualunque via d’ingresso all’aria. L’aria: dov’era l’aria?
 
Furono i vicini di casa a notare che la signora Torti non si vedeva più nel condominio da almeno cinque giorni. Chi, d’altra parte, avrebbe potuto accorgersene? A 80 anni, se sei sola al mondo, in fondo, è come se non ci fossi proprio…
I vigili del fuoco, chiamati a forzare la porta d’entrata, la trovarono a letto: morta, il lenzuolo attorcigliato alla gola, inestricabilmente- inesplicabilmente- dalle sue stesse mani.

 Rosa Maria Cantatore - 23/11/2015 16:01:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Grazie, Antonello, per il tuo apprezzamento.
Di reale, in questo racconto, c’è il punto di partenza: un sogno ricorrente, che facevo molti anni fa. Il resto è pura invenzione.
Di solito, scrivo in versi- ci provo, almeno. In questo sito, ne ho pubblicati parecchi.
Cionondimeno...
...vado a postare un mio racconto di qualche tempo addietro.
Un saluto :)

RM

 Antonello Farris - 22/11/2015 17:07:00 [ leggi altri commenti di Antonello Farris » ]

E’il racconto di qualche fatto reale? Tutto l’insieme è buono. Scrivi bene (magari potresti svilupparlo per farne qualcosa di più consistente). Hai altri racconti? Li leggerei volentieri...
A.F.

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