[c’è un topolino nascosto fra il ventricolo destro e il primo nodo in gola del mattino] Sto dietro la finestra e guardo il cielo arrotolare giorni e le onde trascinare schiume e sorrido anche- e vezzeggio il mio cane e scelgo la blusa più adatta al colore della gonna e la faccia più consona alla cena di stasera, la maschera più amabile- [è andato avanti egregiamente col suo lavoro il topolino dai crudeli incisivi -lampeggia la malignità del suo sguardo nel buio- ancora un poco e m’avrà scavato a dovere il petto e, tronfio, si leccherà i baffi, le zampette lorde d’angoscia]
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