Il gelido fiato dell’inverno ha illividito le erbe sui pendii e tu sempre più t’allontani col tuo sguardo d’acqua immobile il mento tremante le mani - vanto della tua giovinezza - estenuate scarnite a poco a poco t’allontani da me ti sei già allontanata da quando è fuggito il sorriso dalle tue labbra da quando vane annodi ghirlande di preghiere. Un ricordo si avventa dolce e feroce alla mia gola, l’eco di parole bisbigliate da labbra bambine nella solitudine di notti lontane [prima voglio morire della mia mamma] Che sa poi una bambina della morte?
|
|
|