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Sorridere al cielo

Un lungo inverno

l’esistenza

con la monotonia delle sue piogge

e le tempeste le mareggiate

/terribile bellezza...

a poco a poco

erodono la spiaggia

e le scogliere più scabre/

 

Conviene forse approfittare

delle giornate buone ,

scaldarsi il cuore e le mani

al tiepido sole che- imprevisto-

ci sveglia talora al mattino

 

e sorridere a un cielo di cristallo .

 Rosa Maria Cantatore - 22/10/2018 14:27:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Alberto, Laura, Elsa, Cristina: vi ringrazio davvero per avere letto e apprezzato questa mia poesia, scritta alcuni anni fa.

Giovanni, mi ha molto colpita la tua interpretazione: bellissima.
Fatta da uno che legge, cercando sempre di andare oltre.

 cristina bizzarri - 21/10/2018 12:40:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Sì. Conviene. Molto sentita la tua poesia così toccante e bella di una saggezza malinconica e intrisa di una chiara speranza.

 Elsa Paradiso - 21/10/2018 11:06:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]

Ogni stagione ha la sua bellezza ... sorridere al cielo ... aiuta.
Bella e limpida questa tua.
Ciao, Rosa

 Laura Turra - 21/10/2018 06:19:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Bei pensieri, Rosa. Sì, guardare il cielo è sempre sperare. E poi anche l’inverno ha la sua bellezza... Sempre apprezzati i tuoi testi.
Un caro saluto

 Alberto Becca - 21/10/2018 06:06:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Nel trascorrere dell’ esistenza le stagioni, purtroppo, non hanno sempre la medesima e prevedibile lunghezza: vi sono inverni (o autunni) che sembrano lunghissimi e primavere (o estati troopo brevi: vi sono nebbie persistenti, nubi che coprono il cielo per tanto tempo, monotone piogge che rendono scivoloso il cammino. Si attende (fiduciosi) una bella (buona) giornata di sole, un cielo terso (di cristallo) a cui sorridere. Il mio augurio è di riuscire a sorridere anche nelle giornate uggiose.

 Giovanni Rossato - 20/10/2018 17:59:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Trovo nella tua poesia molta semplicita, un tono quasi colloquiale, un parlar franco che racconta partecipe senza distacco ma senza neppure disperazione nè esaltazione come chi si trova su un isolotto dell’immenso fiumee della vita ma che sa benissimo che domani o fra un’ora o un minuto dovrà riprendere la navigazione e intanto si guarda attorno godendosi il cielo e il sole.
Molto bella, grazie Rosa

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