farsa e strazio sillabe e gesti come corazze vuote d’insetti morti e lì esattamente al centro -equatore dolente fra sterno e smarrimento- il grumo che non affonda che non si scioglie impedisce il respiro ottunde la gioia si camuffa, talora, gioca a nascondersi... Perennemente monta la guardia alle porte del giorno.
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Rosa Maria Cantatore
- 24/08/2020 20:05:00
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cari commentatori ;-)mi avete davvero emozionata, con le vostre parole.
Giovanni, Salvatore, Gil
immensamente grazie.
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Gil
- 23/08/2020 09:43:00
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Davvero bella, con alcuni passaggi poeticamente luminoso seppure piccole profezie di ombre e oscurità. E vero: "-equatore/dolente/fra sterno e smarrimento/il grumo che non affonda" e tuttavia è qui dove nasce la Poesia, che trasfigura il bellezza il reale, seppure questo nella sua materica manifestazione rimarrà sempre un reale "che monta la guardia alle porte del giorno". Ha ragione il Pizzo (il caro Salvatore): bellissima.
Un saluto ad entrambi
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Salvatore Pizzo
- 23/08/2020 03:49:00
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Un"grumo"che sa tanto di quellangoscia esistenziale... Mirabile come riesci a localizzarla, situandola in un luogo che sta a metà del mondo, ma sempre "alle porte del giorno". Bellissima
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Giovanni Rossato
- 22/08/2020 19:40:00
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E li, e a volte anche altrove e impedisce al sole di sorgere (almeno così io lho sentita. Raro comè trovare versi con qualcosa sotto o sopra, con un universo insomma non posso che ringraziarti Rosa Maria.
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