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al testo di Rosa Maria Cantatore
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Fra una striscia di sole sul prato di fronte e il vapore di una tazza bollente
nell’uggiolare di un cane appeso al silenzio della notte
nella crocifissione di omissioni e rinunce
nel ricordo di attese come perle d’Oriente, come acini succosi (lontane, ahi, quanto…)
[uno sguardo allo specchio, passando, inganni ripetuti consapevoli auto-flagellazioni rese momentanee]
aspetto ancora e ancora e ancora ciò che non può accadere. |
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