LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Rossella Cerniglia
|
||||
Alla deriva
Biancheggia tra gli scuri un'alba pallida indizio d'una pena angoscia che coagula un risveglio.
Mi rammenta -questo lucore inerte- che c'è un fuori ai miei sogni un oltre dove qualcosa scorre con occhi indifferenti.
Nel sarcofago scuro della stanza si sfaldano i sogni in divenire
buie farfalle guizzano si disfano come fantasmi abbacinati dove gli avari raggi mostrano in un barlume vita e morte congiunte.
Lo scorrere, che di là resiste contro mia voglia, fiume indolente, onda che accatta oggetti sulla riva è in'inerzia che stagna in un mistico sogno di deriva verbo che vi si coniuga passivo.
Per dove andare allora quale sbiadita consistenza prenderà corpo e sarà meta isola lontana, sole che spende da tutti obliato in un lontano occaso?
Dove la vela indifferente volgerà la prora del mio cuore malato?
Da "Mentre cadeva il giorno"
|
|