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al testo di Rosetta Sacchi
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L’aria pungente del mattino le nebbie a giugno come a novembre.
Stanchi d’un tempo anomalo chiedevamo l’estate.
Ora il cielo ha spalancato le fauci sputa fuoco ed arde la terra sotto i piedi.
Ma tu hai il mare i gabbiani le vele la sdraio all’ombra ed i pensieri così placidi così puri.
Io solo un ventaglio, dei due quello che ti piace meno ma nei colori è soft ed è persino intonato con l’ambiente. E poi rievoca la primavera.
Il ventaglio ed una stanza dove potrei non sudare se solo non mi arrovellassi il cervello tutto il tempo tra la carta ed il pc.
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