Talvolta mi rileggo. Prima di un nuovo vortice buio quando la confusione è nebbia il sole lama la pioggia maledizione il vento un furfante che sferza schiaffi alla nuca. E tutto nuoce. Nella memoria scavo e lego ogni momento pensato insuperabile ad un filo interminabile e traggo nuova forza da un timore remoto un vuoto colmato una tristezza vinta un’ombra dissipata.
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Dedalus
- 19/07/2021 21:23:00
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Leggere versi come questi è già fare una buona lettura, se poi essi stimolano il nostro interesse è ancor più un motivo per indagare e scavare in cerca dell’origine. Il panorama d’imput è lo stesso, il buio e il caos da esso generato in certi momenti del quotidiano, in cui ben s’inquadrano il silenzio e quel senso di vuoto che son tanto cari a molti poeti. A mio avviso è bellissima quella espressione "il sole lama la pioggia maledizione/il vento un furfante che sferza schiaffi alla nuca", tre eventi climatici che hanno una certa influenza sulla psiche umana. In questa cornice ben si incuneano i pensieri dell’aurice che scava nella sua memoria. Composizione che ben merita.
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