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al testo di Rosetta Sacchi
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Anche ora che scruti il nero orizzonte o dalla cima guardi gli abissi pesci fiori foglie morte sassi e pensi senza nulla pensare e getti lenze nel vuoto e peschi sillabe gemiti sussurri e scavi tra le crepe dove perle stanno tra la polvere e i fogli scarabocchiati tra estasi e miraggi
Anche ora che le promesse sono vele stracciate e la terra è lontana il faro spento e il desiderio che qualcosa possa cambiare è un vento straniero che schiamazza per le vie Ora che ti sei rialzato a stento nel buio d’un mondo che dorme e non vede la tua sofferenza e provi un binario nuovo senza grande entusiasmo
Ora che ti volti indietro accarezzando prati di margherite e le corde del liuto addormentano le tue visioni anche ora... il sogno resiste vive dimora nella sua sfera, irraggiungibile Il sogno non muore mai. Ed ogni lusinga disillusa uccide solo la quotidiana realtà.
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