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al testo di Rosetta Sacchi
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Il tempo è nuovo di foglie sparse di rosse castagne d’inquieti mari nella bocca del vento di pensieri in un’altra lingua, talvolta muti talvolta vaghi spesso incompresi di parole che vanno su sentieri percorsi da chi migrato nell’ultimo volo ora sorride oltre le cime brune confuse nell’oscurità da chi stanco della solita pietanza ora mastica aria e fumo da chi ha dimenticato il sorriso verdeggiante nei campi di papaveri
Non ha nome l’albero osannato ora piegato nella sconfitta non ha nome l’uccello ridotto in cattività non ha nome il desiderio antico meteora destinata agli abissi non ha nome un sogno divelto dalle sue radici Il tempo è nuovo lento senza trappole senza un galateo Potresti sederti sulla sponda del fiume e vederlo passare inutilmente o potresti prendere le redini in mano e finalmente ostinarti a voler vivere. |
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