LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Rosetta Sacchi
Il vizio dei poeti

 

Il vizio dei poeti è quello degli uomini

Non si ascoltano tra loro

si credono però esseri speciali.

 

Hanno tra le mani tavole con le leggi

elencano eccezioni fanno cose folli

obbediscono all’invidia ad occhi chiusi.

 

Sono un popolo strano i poeti

un popolo dove ci si addita per quisquilie.

S’ergono spesso a giudice supremo.

 

Gareggiano per un potere che non hanno,

il possesso della verità. E si coniano da soli,

medaglie di cui sfoggiano la faccia che più conviene.

 

Tra i fumi dell’incenso

scagliano pietre contro l’universo intero.

Sono spesso incompresi, ma dai loro simili.

 

Il vizio dei poeti è quello degli uomini

Sono convinti d’essere speciali, il “divino” sulla terra,

dimenticando d’essere solo mortali.

 

Sono nella polvere come sull’altare

nello stesso momento ed in tanti luoghi.

Ecco il loro potere in vita, un potere inutile.

 Livia - 22/01/2025 18:41:00 [ leggi altri commenti di Livia » ]

Hanno (abbiamo) tutti i difetti degli Uomini, anche peggio.

 Angelo Naclerio - 15/01/2025 18:39:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Lucida e verissima, purtroppo.

Ma la Poesia è altro
battito d’ali veloce
sul confine inconoscibile
tra terra e cielo
spero che ogni tanto mi,
ti sorrida
a null’altra potenza
fuorché sua mai assoggettata
d’ogni falso o vero poeta
Lei Poesia sola
favolosa Signora.

Buon tutto sempre Rosetta e grazie di cuore.

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento