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al testo di Rosetta Sacchi
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Il vizio dei poeti è quello degli uomini Non si ascoltano tra loro si credono però esseri speciali.
Hanno tra le mani tavole con le leggi elencano eccezioni fanno cose folli obbediscono all’invidia ad occhi chiusi.
Sono un popolo strano i poeti un popolo dove ci si addita per quisquilie. S’ergono spesso a giudice supremo.
Gareggiano per un potere che non hanno, il possesso della verità. E si coniano da soli, medaglie di cui sfoggiano la faccia che più conviene.
Tra i fumi dell’incenso scagliano pietre contro l’universo intero. Sono spesso incompresi, ma dai loro simili.
Il vizio dei poeti è quello degli uomini Sono convinti d’essere speciali, il “divino” sulla terra, dimenticando d’essere solo mortali.
Sono nella polvere come sull’altare nello stesso momento ed in tanti luoghi. Ecco il loro potere in vita, un potere inutile. |
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