che dire delle lagne infinite dei grilli ancorché sanno come io do non lenti non veloci i miei accordi ribattuti al registro grave uno due per l’occasione bella di stringere, io vado al pianoforte con un giro di buona invenzione come spicca d’improvviso da un seme, poi diventa qualsiasi cosa; una melodia che diventa qualsiasi cosa non la so grillare neanche con i polsi bene allenati
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