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al testo di Fausto Torre
metro quadro
non so dire quale sia l'appartenenza in quello che io chiamo vivere i miei posti, le mie corse di treno il mio percorso sul lato della collina di pomice tutto il mio che ho provato ossessivamente mio si dissolve come ombra di cui non ricordo il nome e non rende sul video dispositivo come sulle case lo splendore possessivo della primavera
più che altro avverto le radici decrescenti e non leggo più le istruzioni sulle bustine di semi