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al testo di Fausto Torre
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tutto ovunque come dei corto postmoderni, per cui una immagine silenziata se non altro aliena come il sole in fondo alla strada e non ha salutato guardava il rattoppo sull’asfalto la sera, un ricordo nel fianco -deve essere un ray casting quello intravisto nello sguardo della passante che non fosse invece una radice come tutto è venuto dalla paura
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Klara Rubino
- 16/02/2019 19:27:00
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Non per punzecchiare i di certo,anzi è che per me sei un signore ed egregio, proprio perché discreto, ma con una voce riconoscibile ed unica in poesia.
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Fausto Torre
- 16/02/2019 17:48:00
[ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]
Klara, mi sono emozionato. Che dire, grazie per il tuo apprezzamento, e felice di averti trasmesso qualcosa. Sai, di quelle situazioni in cui senti quasi anormale che tra umani non si sia in grado di oltrepassare le formalità per salutarsi anche da perfetti sconosciuti.
Klara, perché mi chiami con quel titolo in rigorose maiuscole e barocco? La verità è che sono un tipo piuttosto timido. Se non mi faccio vivo di qua e di là è solo per questo. Però leggo sempre.
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Klara Rubino
- 16/02/2019 09:51:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Ogni volta che la leggo mi appare alla coscienza una nuova interpretazione, per questo mi ha conquistato questa tua poesia, Egregio Signor Fausto Torre. Chi non ha salutato? ...ognuno ha la sua radice di paura, un ricordo nel fianco di silenziosi attimi quotidiani.
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