L’amaro in bocca che credi da fuori parte ne sputi parte ne assapori. Questa poesia per te la scrivo troppo vecchio per banchettare da solo. Temi te stesso, dello specchio più fragile, ti accompagni all’altro, dello specchio più immagine. L’amore nel cuore che credi da dentro lo vuoi esaltare ma parte ne inghiotti. Non poesia ti voglio cantare ma la tua anima voglio appoggiare. Lascia che sia lei a fare l’amore con chi l’uomo ne ignora il sapore.
29/6/2002
|
roberto perrino
- 14/04/2010 09:39:00
[ leggi altri commenti di roberto perrino » ]
Beh, e’ l’ "amaro in bocca", quindi e’ giusto (secondo me) che inneschi reazioni contrastanti. Un po’ troppo ritmata e spigolosa ad una prima lettura... percepisco un contenuto "thick as a brick"
|
Maria Musik
- 14/04/2010 07:06:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Non credo che non mi piace sia un commento: è un’esternazione non costruttiva. La poesia é di difficile lettura a causa dei versi che risultano un po’ involuti ma ha un suo spessore e lo trova proprio nell’idea che ciò che credi venga da fuori è, invece, prodotto dall’io ma può essere credenza sbagliata anche l’esatto contrario.
|
Giovanni Ibello
- 13/04/2010 23:39:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Ibello » ]
Non mi piace.
|
|
|