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Scrivi un commento al testo di Roberto Maggiani
Proprio lo avremmo voluto?

Tutti noi – per la festa di questa Repubblica –

avremmo voluto essere grandi poeti

arroccati nelle nostre difese editoriali

sempre sospinti da un vento propizio
e dall'onda lunga della parola –

ancorati alla terra dell'oro

ospiti della compiacenza

sottili nell’insinuarsi tra i ranghi della vendetta

efficaci nella suggestione

sempre nel silenzio della maleducazione.

Invece ci è capitato di essere diversi.


 Carla de Falco - 03/06/2012 23:15:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

diversi. sospinti dal vento nefasto della parola virtuale.
diversi. e non è un male.
ciao, roberto.

 Roberto Perrino - 03/06/2012 09:42:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

sottoscrivo questo bel manifesto!

 Maria Musik - 02/06/2012 17:54:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Questa magnifica provocazione/esternazione, questa poesia di Roberto merita una risposta articolata.
Cominciamo dal titolo. La risposta alla domanda che s’oppone all’affermazione contenuta dal testo poetico: non lo avremmo voluto, non lo volemmo ieri e non lo vogliamo oggi. A noi non è capitato d’essere diversi: siamo diversi e coltiviamo la nostra diversità, la nutriamo, paghiamo per essa un alto tributo. Sono orgogliosa della mia diversità e, ancor di più della vostra.

 Loredana Savelli - 02/06/2012 14:41:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

"Il silenzio della maleducazione" proprio no.
Noi parliamo "e" siamo diversi.
Un abbraccio forte.

 Narda Fattori - 02/06/2012 14:32:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

E invece siamo diversi..., questa diversità non ci rende più nobili o più buoni, almeno non sempre: ho visto e sentito i morsi delle vipere, e passare sopra i cadaveri come fossero ponti per un oltre che è solco inaridito. Ma alcuni, molti? pochi? , sono diversi , poco ci importano le paratela Repubblica sì, la onoriamo, poco ci importa delle frecce tricolori ma degli amici terremotati intenda, senza casa e lavoro, ci importa. Sentiamo un dolore che è sfregio sulla carne.

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