(Dedicata a Viola Morelli, appena nata, e a mio nipote, in gestazione)
1
Quale pensiero abita la mente lustra di un bambino ancora nel buio del grembo? Non ha colori negli occhi né ricordi ma vaghi suoni ritmo – forse odore – e già un tentativo di sapere. Trama di un nuovo mondo racchiuso nella testa fantasia elevata sul niente di una nuova biologia. È come vergine lentamente penetrata, quando nella nascita esplodono i colori: scompare il mondo arbitrario dalla mente.
2
Papà: “Dove stavi? Non ti avevo né ti ho preso da qualche luogo. Non hai altro posto se non questo – fiore sbocciato – improvvisa gioia sul mio pètto – ogni cosa qui attorno cambia aspetto – respiro nell’aria del tuo vagito – prima e poi dopo è diviso il tempo.”
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sondra
- 24/10/2010 01:22:00
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Bravo Roby non potevi mandare pensiero più bello per tuo nipote e per i suoi futuri genitori
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Franca Alaimo
- 23/10/2010 22:38:00
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E un uomo damore il poeta Roberto Maggiani ed è per questo che le sue poesie sono così belle. Il miracolo della vita gli sta innanzi:una già sbocciata, unaltra che ancora deve venire alla luce. La vita, evento senza pari, celebrata con grande tenerezza, appare come un transito dal mistero di ciò che lha preceduta a quella di ciò che la seguirà. Un dono collocato tra eternità ed eternità, mentre la prima abbandona la memoria e laltra non può che essere immaginata. Aldilà di questa straordinaria tensione-interrogazione che mette a nudo la fede di Roberto, le poesie vivono e palpitano di una sensibilità lirica che emoziona.
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Maddy
- 23/10/2010 17:22:00
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Che bella Roby! Grazie!.....ti sta gridando il tuo Nipote, oh zio ma sei proprio bravo, la mamma sorride perchè lhai emozionata ed io son contento e per ora sto proprio bene qui...!
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Roberto Perrino
- 22/10/2010 22:58:00
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Molto belle, anzi bella! E una poesia in due atti. Come il tempo che si divide tra il prima e il dopo, e larbitrio che si trasforma in necessità dopo il big bang. La forma è rotonda, compiuta, come la sostanza che racconta.
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mao
- 22/10/2010 22:52:00
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Le parole sono emozioni che ciondolano nellaria; stà a noi prenderle al volo e portarle sulla terra, immortalarle in un quaderno bianco....io posso solo ringraziare te e le tue parole che hanno espresso ciò che ho provato...ma che non sarei mai stato capace di descrivere. Grazie anche da parte di Viola.
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wolf
- 22/10/2010 21:33:00
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E già, chi di noi non si è mai chiesto cosa cera prima...forse non si starà poi male neanche dopo! Auguri a chi nasce!
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Nando
- 22/10/2010 20:17:00
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In fondo, la nascita di un uomo è forse la poesia più perfetta e bella. Auguri ai nuovi nati e a chi partecipa con gioia al rinnovarsi del miracolo della vita.
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Luca Soldati
- 22/10/2010 17:13:00
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E proprio così Roberto! Nelle acque maternali siamo tutto e niente, un essere in potenza, poi si nasce, e il nostro venir al buio (altro che luce!)comporta la scomparsa "del mondo arbitrario della mente" in nome di unoggettività che, spesso, ci è inflitta dalle circostanze. E quanto costa poi trovare o ri-trovare la propria voce!(sempre ammesso che ci si riesca)Paghiamo con la vita! Un abbraccio!
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Maria Musik
- 22/10/2010 07:55:00
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Che dire... meravigliosa. La seconda, poi, mi ha commossa sino alle lacrime
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Loredana Savelli
- 22/10/2010 06:55:00
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Dico solo BELLISSIME.
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