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Il canto nazionale - XI

 

E' per la troppa fantasia, dicevo,

che ci dividiamo su ogni cosa.

La sera del 9 febbraio 2009

moriva Eluana Englaro, per tutti, 

e noi tutti ci dividevamo

sulla vita e sulla morte.

Certo, dividersi per questo

è senz'altro più lodevole

che farlo per i concorrenti

dell'Isola dei famosi.

Ma noi non ci siamo divisi

per la vita e la morte,

noi abbiamo usato la vita e la morte

per le nostre divisioni.

E' questo che è abietto:

servirsi addirittura della vita e la morte 

e trarne alimento per nutrire

la nostra bieca partigianeria.

E' questo che è abietto

ed è questo che abbiamo fatto.

Mi fanno rabbia, in particolare,

le divisioni fittizie,

meramente formali.

Mi fa rabbia vedere divise

persone che dovrebbero stare

dalla stessa parte.

Mario Placanica e Carlo Giuliani

stanno dalla stessa parte.

Il primo non è un assassino

e il secondo non è un terrorista,

checchè ne dicano 

rivoluzionari fasulli

e altrettanto fasulli legalitari.

Li divide soltanto la morte, 

destinata a riunire ogni cosa.

Io odio la morte,

odio i funerali, 

le corone di fiori

e al cimitero mi reco di rado.

Ma celebro la morte

affinchè la vita si schiuda.

Anche per questo, forse,

lo scrittore che amo di più è

Yukio Mishima, morto suicida.

 Cristiana Fischer - 14/05/2013 18:34:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

giusto, anche mishima era nazionalista

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