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al testo di Stefano Sabattini
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estate, chiaro di luna, calice
scende calda nella notte la macchina nuova passata dai soldi di mio padre e vado a prendere lei lasciati bere a me un'altra volta corre sotto spiegati fari l'asfalto bianco ho una camicia di lino io userò te e tu mi userai dentro l'odore che emana la notte d'estate una cupola di stelle cela la luce elettrica artificiale vie divise illuminate solo l'aura chiara, vento notturno calore sono sotto da lei appena apre la portiera di profumo entra niente cielo ora noi siamo legati all'istante. |
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