Da La nudità, Pequod, Ancona 2010
Proprio qui da Vicenza dove è la clinica dei matti nella quale mi riposo come un vecchio già da giovane e la parola mare non suona più come parola familiare ma solo come distanza dai nomi portati tutti falsamente si vede meglio come la retrovia della vita abbia ancora bisogno di un colpo di sole che la consegni alla pace senza tanta ripugnanza come nel silenzio delle Prealpi in lontananza si riascoltano i morti, ora nudi ora vestiti, a seconda del bel tempo e del vento stizzito o del ricordo cui manca sempre o spesso il respiro, una devianza, un freno della mente che lo renda preciso e incostante.
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Stelvio Di Spigno
- 20/05/2012 10:13:00
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Grazie, mille volte grazie. A Roberto Perrino, Roberto Maggiani, Loredana Savelli. Avevo davvero un gran desiderio di inserire questa poesia, alla quale faranno seguito, appena ritroverò il tempo per inserirle, poesie dai 2 libri precedenti. A Loredana: certo che puoi dirmi bentornato, ma in realtà non me ne sono mai andato. Seguo sempre il sito, anche se mi è manacata un pò lenergia per partecipare più attivamente. Ancora grazie, cari amici cercatori del tempo perduto...
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Roberto Perrino
- 19/05/2012 23:33:00
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Un testo di grande pregio, la cui lettura stasera ammorbidisce. Un caro saluto, Stelvio.
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Roberto Maggiani
- 19/05/2012 22:11:00
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Uno dei testi più belli di un libro esemplare. Un caro saluto a Stelvio.
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Loredana Savelli
- 19/05/2012 17:45:00
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Bellissima!! Con un amore strabordante per ciò che è "verso sud"... Trovo, pur nella mia incompetenza critica, il tuo stile formidabile, elegante, persino caustico, e allo stesso tempo musicalmente importante, ricco di risonanze interne, legami sottile che rendono il testo coeso, chiaro, convincente. Viva ammirazione. Posso dirti bentornato?
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