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al testo di Paola Cecconello
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Hai catturato per me lo sguardo del tuo passato, la tenebra che ti possiede e la luce che smeriglia il buio. Un'istante assente dalla dimensione uomo - donna, la solitudine consapevolmente vissuta in simbiosi con l'universo; il mondo incarnato in creatura dai mille tentacoli... una spiaggia deserta come il giorno non vissuto, in lontananza una lacrima di sole plagia l'ipotetico confine, un mare in cui immergersi per esplorarne limpido il mistero, una baracca in cui soffermarsi per desinare bocconi di generata tranquillità...
a sé stante lo spegnersi lieto di un tramonto non disillude il sorgere di un nato giorno che vagisce all'alba quando in lontananza la città dorme, assopita nel cuore del sogno torbido...
allora il vento passeggerà come un vecchio cieco portando con sé bisbigli malinconici, a tastoni busserà con il suo bastone, barcollante, sulle porte chiuse, tinte di oscuro avvento, per narrare la storia d'un uomo solo... che cattura il tempo.
Paola Cecconello |
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