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al testo di Paola Cecconello
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Siede sopra una sedia nell'angolo della stanza, accovacciata sui pensieri accanto un calorifero spento; respira il freddo col dolore che le trema in gola ed invecchia ogni giorno alla radice dei capelli dissanguata dalla vita che lenta sgocciola sangue dalle dita ed assassina procura a sé la morte. Con occhi lividi ricerca al di là del fosso la prima ruga, incisa a fondo nella carne disfatta, nelle viscere che piangono un'antica infanzia, perduta nella follia del giocoso vivere.
Ragnatele soffocano il respiro rauco ed affannoso e stordita da vendetta sconsolata si accascia per sempre al suolo, ridendo ancora di sé, del suo malefico girotondo...
D'improvviso mi desto dal pesante sonno, accovacciata sui pensieri sopra una sedia nell'angolo della stanza, turbata dal sogno che non più ricordo, ma innanzi lo specchio una profonda ruga mi attraversa il volto.
Paola Cecconello |
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