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al testo di Paola Cecconello
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Cauto incede il passo tra le bianche fronde il lento adagio. Forte lo zoccolo morde la neve e in soffice zolla approda culla dei germogli nuovi. Sbuffi d'alito e vento si insinuano ad imprimere nuovo vigore, si ergono tra i rami più alti e...come quei pensieri che appena sfiorano la mente... si dissolvono...incompresi.... Mormora il vento nel bosco di fata salendo il declivio scompiglia il crine arruffa i capelli... quale il fanciullo?... e quale il puledro?... ed io...amica disattesa inseguo furtiva le vostre orme con lo sguardo della mente fino a quando, vinto il traguardo, vi lasciate tuffare nel bianco mare tra nitriti di spensierata gioia che trafitti dal sole fluttuano al cielo e si elevano verso i cirri lontani della mia terra.
Paola Cecconello |
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