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al testo di Tania Scavolini
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Si muore di chiodi e spine in questo giardino di ulivi, in questa notte senza luna che non conosce fine. In questo tormento di passi del procedere a stento, nel cadere senza più fiato nella polvere a terra. Ma poi sempre si rinasce per continuare a respirare albe di accennata speranza, sere di insorgenti pensieri. Lo spirito risorge dai martiri dell’anima, i giorni sorregge di ritemprata forza.
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