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al testo di Tania Scavolini
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C’è un confine sottile a separare il buio dalle stelle, il mare calmo dalla tempesta, il fondo dall’orlo del bicchiere nelle mie mani aperte o che si stringono a pugno, nei miei sorrisi che si spengono o si schiudono come rose, nei miei occhi che si velano o si illuminano alla speranza, nella mia voce sicura o che si incrina per la tensione. C’è un confine sottile a separare il cadere dal rimanere in superficie, solo in me la forza solo in me la debolezza.
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