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al testo di Tania Scavolini
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La tua vita e ciò che sei stata sembrano essere cancellati, i tuoi oggetti che tanto amavi hanno ora un posto nuovo, in case diverse dalla tua. Ma è questa la vita? vivere giorno dopo giorno, amare, sacrificarsi, gioire, e poi sparire in un solo istante? Sì, è così, lo dicevi anche tu, solo a una cosa non c’è rimedio ed è la morte. Ti ha portato via senza pietà, non commuovendosi alle mie lacrime, alla tua debole resistenza. Le tue parole echeggiano e sono vive ancora in me, uniche a colorare la dolenza della tua assenza. Ti raffiguro nella mente, le tue sembianze intatte davanti a me. Sorrido ai tuoi occhi, al tuo languido sorriso, ma se mi vedessi peneresti, sono così debole di fronte a questo dolore.. albero nudo senza radici. Triste presagio quando avvertivo in te quell’ inquietudine, negli occhi che da tempo esprimevano distacco, separazione. Non riuscivo a sostenere quello sguardo. Avevo già compreso, anche io.
1 settembre 2013
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