Con lo sguardo mi perdo dove non si distingue confine tra mare e cielo, dove cerco le risposte alle mie domande e smarrisco il senso di questo vivere.
Lì in quella linea indistinta rintraccio i sogni e le speranze, per un attimo solo, poi si increspa l'onda e con ali di gabbiano fuggo lontano.
E mi basta il cielo per sfuggire al presente, per fuggire distante, in un interminabile spazio di un irrinunciabile istante.
5 aprile 2014
|
|
|