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al testo di Tania Scavolini
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Un pigro risveglio sorprese la cittadina di Hoorn, tra gabbiani stridenti e lo sventolio delle bandierine delle barche in darsena. Hernst, anziano marinaio annusava l’aria frizzante di metà gennaio, fumando lentamente la pipa e sfogliando le pagine del quotidiano locale. Si era smarrita un’imbarcazione la sera prima senza fare ritorno. Avevano cercato ma l’aria e le acque gelide avevano fatto sospendere le ricerche. Strano pensò. Chiunque fosse di lì, sapeva che con quel mare così infuriato non era prudente neanche partire. Finì la colazione e salutando allegramente Brigitte la cameriera del bar, si avviò verso la sua barca. Non era in realtà proprio sua, ma era come se lo fosse. La “Old Holland” dalla primavera cominciava a portare i turisti oltre la baia, ma come sempre necessitava di manutenzione. Ed era lui ad occuparsene da vent’anni. Sulla barca Lo aspettava Molly, una beagle elizabeth dagli occhi dolcissimi che appena lo vide, guaì. Molly aveva tra i denti un guanto da marinaio, che non era il suo certamente. Un guanto con una etichetta italiana. Come aveva fatto Molly ad entrare in possesso di quel guanto? A chi apparteneva? E soprattutto chi era salito sulla sua barca? Interrogativi che aspettavano una risposta.
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